🏆🚴🏻♂️2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇦🇺🦘Oggi, sedici gennaio, in Australia, nelle prime ore del giorno per l’Italia, va in scena la prima tappa del Tour Down Under, il ritorno del ciclismo su strada dopo la pausa invernale. Si parte con la Tanunda>Tanunda, centoquarantaqutttro chilometri, un circuito dove si affronta la Menglers Hill, una salita di quarta categoria di un chilometro al 5,2% di media. La prima fuga è composta da Louis Barré, vincitore di due dei tre gran premi della montagna e Georg Zimmermann. Prima dell’ultimo passaggio sulla salita, vengono ripresi i fuggitivi, davanti la Jayco-AlUla e la Bora-Hansgrohe. Non c’è selezione nell’ultima scalata, la prima frazione si conclude allo sprint con la squadra tedesca che, grazie a Van Poppel, porta Sam Welsford alla vittoria nella gara di casa. Per il ventisettenne australiano, è la prima vittoria al Tour Down Under, secondo Phil Bauhaus, terzo Biniam Girmay, quarto Cale Ewan, quinto un ottimo Jhonatan Narváez galvanizzato dalla vittoria alla Down Under Classic, sesto Max Kanter, settimo Danny Van Poppel, ottavo Corbin Strong, nono Mihkels e decimo Vacek. Domani, il velocista della Bora vestirà la maglia arancione, segno distintivo del leader della generale, con quattro secondi di vantaggio sul tedesco della Bahrain-Victorious, sei sull’eritreo dell’Intermarché, sette su Strong, Zimmermann e Fisher-Black, otto su Barré, nove su Narváez e dieci su Ewan e tutti gli altri. Da sottolineare, il ritardo di un minuto e quarantotto secondi di Pippo Ganna, che aveva già dichiarato di aver bisogno di alcuni giorni di corsa per tornare in forma.
Da spettatore, la vittoria di Welsford mi sorprende, poiché, alla prima gara dell’anno, riesce ad imporsi con la sua nuova squadra. Appuntamento a domani con una frazione più movimentata, probabilmente con un finale più accattivante.
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