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🚨🏆🚴🏻‍♂️🇮🇹Giro d’Italia: tutti vogliono un fenomeno?👽🇸🇮


🏆2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇮🇹”…tutti vogliono un FENOMENO…”, così canta Fabri Fibra nel suo singolo “Fenomeno” che dà il titolo al suo album del 2017, una frase che può essere il perfetto riassunto dell’edizione numero 107 del Giro d’Italia, dominato in lungo e in largo da Tadej Pogacar. Lo sloveno dell’UAE Emirates è partito subito forte, prendendosi il simbolo del primato già alla seconda tappa, poi ha continuato, 6 successi, maglia blu e circa 10 minuti sul secondo classificato, Dani Martínez. Dopo aver conquistato le Strade Bianche, la Volta a Catalunya, la Liegi-Bastogne-Liegi, il classe 1998 di Komenda mette in bacheca il Trofeo Senza Fine della corsa rosa, deciso a completare la doppietta Giro-Tour quest’anno. La sua presenza al Giro è stata indubbiamente la parte fondamentale della narrazione della corsa organizzata da RCS, ma a quale costo? Nessuno ha mai provato a scalfire la sua leadership, ad attaccarlo, a trasformare il suo sorriso in fatica. Nessun duello, nessuna battaglia, sono queste le corse che vogliamo vedere? É bello vedere vincere un campione, ma il troppo stroppia. Personalmente, avrei preferito un duello fino all’ultima frazione come quello dello scorso anno tra Geraint Thomas e Primoz Roglic, molto più avvincente e soddisfacente rispetto a quest’edizione, si sapeva fin dall’inizio caratterizzata dagli sbadigli. L’organizzazione avrebbe potuto cercare un accordo con un altro “fenomeno” per farlo duellare con Tadej, tutti ne avrebbero giovato.  Ormai i corridori vedono il Tour de France e la Vuelta come corse di un livello superiore rispetto al Giro, come visibile dalle startlist. L’organizzazione della corsa rosa viene puntualmente criticata ad ogni edizione anche dagli stessi atleti in quanto pare incapace di sfruttare il grande potenziale di questa corsa storica. Questo non toglie valore alle vittorie di Pogacar che, oltre alla indiscutibile superiorità, ha saputo anche mostrare la sua umanità con piccoli gesti: quando ha regalato gli occhiali e la maglia a Pellizzari dopo la vittoria a Santa Cristina, o quando ha emozionato tutti consegnando una borraccia ad un ragazzino che lo stava seguendo di corsa. Ha conquistato il pubblico con la sua semplicità, i suoi sorrisi e con  quei ciuffi sbarazzini che escono rigorosamente dal suo casco. Appuntamento al Delfinato e al Giro di Svizzera, prima della Grande Boucle dove probabilmente ci sarà battaglia.


Cosa ne pensate di quest’edizione del Giro? Vi siete divertiti guardando la corsa rosa?

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