🏆2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇧🇪Oggi, ventiquattro febbraio, inizia la stagione della classiche europee con l’Omloop Het Nieuwsblad, un assaggio del Giro delle Fiandre. La corsa parte subito con il botto: il gruppo si spacca e una trentina di corridori si avvantaggia di quaranta secondi tra cui van Aert, Laporte, Jorgenson, Milan, Kirsch, Skujins, Philipsen, Pidcock, Asgreen e Moscon. Dietro rimangono Kung, Girmay, Wellens, Lazkano e Alaphilippe che si fanno sorprendere. I fuggitivi mantengono un vantaggio solido grazie all’accordo tra le squadre. La svolta arriva con il Wolvenberg dove Matteo Jorgenson impone un ritmo infernale che porta all’ennesima divisione all’interno del gruppo. L’ex-Movistar viene seguito dai suoi compagni Laporte e van Aert, De Lie, Skujins, Moscon e Tom Pidcock. Nel muro seguente, si stacca anche Moscon e davanti rimangono in sei. Dietro di loro, nessun accordo tra gli inseguitori che si ricompattano e pagano un minuto di distacco. A 23km dalla conclusione, caduta in gruppo con Alaphilippe, Asgreen e Sénéchal che colpiscono uno spartitraffico e sono costretti al ritiro. Quattro chilometri più tardi, attacca Matteo Jorgenson e nessuno lo segue. Sul Kapelmuur, De Lie cerca di ricucire il distacco, da dietro arriva Tim Wellens che torna sui cinque fuggitivi. A 12km dal termine, il gruppo ritorna sui fuggitivi e Jorgenson. Grande errore della Visma che, con la sua tattica, rimescola le carte della corsa. Quando mancano 8,4km, partono Tratnik e Politt che tentano l’attacco e guadagnano una quindicina di secondi. La Lotto Dstny e l’Uno-X tentano di riprendere i due attaccanti, ma senza successo. All’ultimo chilometro, Politt è esausto, ma rimane davanti a Tratnik che lo salta facilmente e va a vincere l’Omloop Het Nieuwsblad. Per il corridore sloveno, si conferma un periodo di forma spettacolare dopo il terzo posto alla Volta ao Algarve, il terzo posto alla Clásica de Jaén e il secondo alla Vuelta a Murcia. In seconda posizione, un buon Nils Politt, troppo arrendevole in volata. Terzo van Aert, quarto Oliver Naesen, quinto Christophe Laporte, sesto Rex dell’Intermarché, settimo Stuyven, ottavo Pidcock, nono Trentin e chiude la top ten Arnaud De Lie.
Come spettatore, ho apprezzato la classica belga, tuttavia mi fa storcere il naso il comportamento di Nils Politt che, dal mio punto di vista, ha lottato solamente per il secondo posto, disinteressandosi completamente della vittoria. Probabilmente, lo ha fatto per raccogliere punti UCI, anche se l’UAE Emirates non ne ha di certo bisogno dato che ha in squadra i migliori corridori del mondo, uno su tutti Tadej Pogacar. Credo sarebbe più interessante vedere atleti osare per vincere, meno calcoli e più cuore. A proposito di tattiche, davvero rischiosa quella della Visma. La squadra olandese ne piazza comunque tre nei primi cinque, chi vince ha sempre ragione. Appuntamento a più tardi con la terza tappa di O Gran Camiño!
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