Nella giornata di ieri, martedì dodici dicembre, è stato presentato il percorso per l’ottantaduesima edizione della Parigi-Nizza, un breve giro composto da otto frazioni, milleduecentodiciannove chilometri e diciassettemiladuecento metri di dislivello (mille in più rispetto all’edizione 2023), che inizierà il tre marzo 2024 e terminerà il dieci. Si parte con Les Mureaux>Les Mureaux, centocinquantotto chilometri, quattro gran premi della montagna di terza categoria, la Côte de Bazemont e la Côte d’Herbeville ripetute due volte; il finale è in leggera salita, un’ottimo inizio! La Thoiry>Montargis di centosettantotto chilometri presenta un’altimetria piuttosto piatta, con due salite di terza categoria nella prima parte della tappa, dovrebbe concludersi allo sprint. La terza tappa Auxerre>Auxerre è una cronometro a squadre di ventisei chilometri e trecento metri, dove ci sono tre tratti di salita che rendono questa prova più ondulata; inoltre, bisogna ricordare che il tempo verrà segnato sul primo corridore che taglierà il traguardo. La quarta tappa Chalon-sur-Saône>Mont Brouilly (tre chilometri al 7,7%, ripetuto due volte) è la prima frazione per gli uomini di classifica con il primo arrivo in salita preceduto da ben cinque gran premi della montagna di seconda categoria e da uno di prima. Il quinto snodo Saint-Sauveur-de-Montagut>Sisteron, centonovantaquattro chilometri nonostante le quattro salite di terza categoria, rappresenta l’ultima opportunità per i velocisti. La sesta tappa Sisteron>La Colle-sur-Loup, centonovantotto chilometri, è caratterizzata da ben quattro gpm di seconda categoria e uno di terza, una frazione piuttosto mossa con arrivo in discesa che potrebbe strizzare l’occhio ad un attacco da lontano o da una fuga. La settima e penultima tappa Nizza>Auron, centosettantatré chilometri, tre salite di cui una di seconda e le altre due di prima; l’ultima salita è lunga sette chilometri e trecento metri con 7,2% di pendenza media, un’ascesa regolare ed inedita per la corsa del sole. L’ultima tappa Nizza>Nizza, meno di centodieci chilometri, un continuo sali e scendi con sei salite, le ultime due con tratti che superano il 13%. La corsa si conclude con il tradizionale arrivo sulla Promenade des Anglais.
Da spettatore, non vedo l’ora di assistere a questo piccolo Tour de France, come detto dal direttore della Grande Boucle, Christian Prudhomme, che eccezionalmente quest’anno arriverà a Nizza poiché Parigi ospita i Giochi olimpici. Non conosciamo ancora i programmi delle squadre più importanti, ma sicuramente qualche corridore di prima fascia si presenterà ai nastri di partenza della corsa transalpina per preparare al meglio il grande giro più importante della stagione.
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