🏆🚴🏻♂️2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇦🇺🦘Oggi, venerdì diciannove gennaio, nel sud-est dell’Australia, si corre la quarta tappa del Tour Down Under, Murray Bridge>Port Elliot, centotrentasei chilometri, con un solo Gran Premio della montagna di terza categoria, Gemmell Hill, quattro chilometri e cento metri al 3,9% di pendenza media. Il finale di tappa è piuttosto tranquillo. Come da pronostico, in seguito al brutto incidente di ieriLuke Plapp si ritira dalla gara di casa. I fuggitivi di giornata sono Vinicius Rangel della Movistar e Jackson Medway della squadra australiana. A soli dieci chilometri dalla fine, vengono riacciuffati i due battistrada, la Ineos si mette davanti a tirare. Negli ultimi duemilaquattrocento metri, la Bora-Hansgrohe scalza il marchio britannico e impone il suo ritmo con quattro uomini. Nel giorno del suo ventottesimo compleanno, senza il lavoro della sua squadra, Sam Welsford infila la terza vittoria in quest’edizione del Tour Down Under. In seconda posizione, Biniam Girmay, terzo Lars Boven dell’Alpecin, quarto Milan Fretin della Cofidis, quinto Laurence Pithie sempre nelle prime posizioni, sesto Gonzalo Serrano, settimo Max Cantar, ottavo Antoine Huby, nono Phil Bauhaus e chiude la top ten Simon Clarke. Isaac Del Toro mantiene la maglia arancione di leader della classifica per un solo secondo sull’eritreo dell’Intermarché-Wanty, terzo Strong a due secondi, quarto Mariault a cinque, a sette Stephen Williams, Boven e De Bod, a otto Zimmermann e Fisher-Black e, infine, Louis Barré staccato di nove secondi. Welsford rafforza il primato nella maglia a punti e Luke Burns conserva il primato di miglior scalatore.
Da spettatore, indescrivibile Welsford, davvero prestazione esagerata da parte del velocista australiano. Appuntamento a domani con il primo arrivo in salita a Willunga Hill, ci sarà da divertirsi ed io ci sarò!
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