🏆🚴🏻♂️2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇦🇺🦘Oggi, domenica ventuno gennaio, si conclude il Tour Down Under con la sesta frazione, Unley>Mount Lofty, centoventotto chilometri, con quattro salite di prima: il Windy Point, quattro chilometri al 5,6% di pendenza media e tre scalate del Mount Lofty, un chilometro e seicento metri con la media del 6,5%. Si tratta della tappa decisiva per la vittoria finale, la classifica è davvero corta. Si crea una fuga numerosa composta da numerosi componenti come i soliti Luke Burns, Van der Lee, De Bod poi Bonnnamour della Decathlon AG2R La Mondiale, Morgado dell’UAE, Ballerstedt dell’Alpecin, Simon Geschke della Cofidis, Gil Gelders della Soudal Quick-Step e Jacopo Mosca della Lidl-Trek. A sette chilometri dall’arrivo, caduta in gruppo dove vengono convolti anche due compagni si squadra di Isaac del Toro, Diego Ulissi e Alessando Covi. Successivamente, a soli quattro chilometri dal traguardo, viene ripresa la fuga e, due chilometri più tardi, il messicano della compagine emiratina scatta e crea un gruppo di cinque composto da Narváez, Stephen Williams, Lemmen e Pithie. La gara finisce in volata con il classe 2003 di Ensenada che abbassa la velocità, favorendo così Stephen Williams che vince la tappa e conquista il Tour Down Under. In seconda posizione, Jhonatan Narváez, terzo Del Toro, quarto Bart Lemmen, quinto a tre secondi Laurence Pithie, sesto a dieci Julian Alaphilippe, settimo Damien Howson, ottavo Christian Scaroni, nono Bauke Mollema e decimo Lars Boven. Ottima prova per Adrià, talento della Bora in quattordicesima posizione, quindicesimo Vergallito, deludenti Onley e Yates che devono accontentarsi del ventunesimo e ventiduesimo posto. Il podio di tappa è loro stesso della classifica generale, quarto Onley, quinto. Lemmen, sesto Alaphilippe, settimo Yates, ottavo Paret-Peintre, nono Howson e decimo Jack Haig. Infine, Welsford, Burns, Del Toro vincono rispettivamente la classifica a punti, quella come miglior scalatore e di Under venticinque più alto in classifica.
Da spettatore, mi è piaciuto seguire questa corsa per la prima volta, una gara strana visto che si tratta della prima della stagione, con molte sorprese e spunti di riflessione come le ottime prestazioni di Del Toro, un ottimo Bart Lemmen e le prestazioni non all’altezza di Simon Yates e Julian Alaphilippe. Appuntamento alla prossima gara World Tour, il ventotto di gennaio, la Cadel Evans Great Ocean Road Race.
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