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Immagine del redattoreLasa 06

🚨🏆🚴🏻‍♂️🇮🇹Strade Bianche, la mia esperienza🔝


Ieri, sabato due marzo, come vi avevo anticipato, ero a Siena con un gruppo di amici, per seguire le Strade Bianche sulla salita delle Tolfe, che offre l’opportunità di vedere i corridori maschili e femminili per ben due volte. Partiti di buon’ora per seguire anche la gara femminile, arriviamo a Siena intorno alle undici. Troviamo abbastanza facilmente un posto per seguire il primo passaggio, una fuga che precede il gruppo delle migliori, e, alla seconda tornata, vediamo Lotte Kopecky battagliare con Demi Vollering, Elisa Longo Borghini, Niewiadoma e Marianne Vos. Seguiamo il resto della corsa sui cellulari e la vittoria della Campionessa del Mondo in linea contro l’italiana della Lidl-Trek. Poi, è il momento della corsa maschile: la più attesa, l’evento che segna il debutto di Tadej Pogacar. Cambiamo il nostro posto e decidiamo di salire un po’ più in alto. Nonostante la poca connessione internet e venti minuti di pioggia abbastanza intensa, riusciamo a capire che lo sloveno dell’UAE Emirates ha attaccato a ben 81km dalla conclusione: il classe 1998 guadagna sempre più secondi fino ad arrivare alle Tolfe, quando mancano 42km, con tre minuti e mezzo sul gruppo inseguitore. Il folto pubblico del settore sembra impazzito: la strada si fa sempre più affollata e diventa impraticabile fino al suo passaggio. Dal mio limitato punto di vista, ho solo seguito la maglia di campione sloveno andare ad una velocità davvero folle. L’atmosfera creata dal pubblico in quel frangente mette i brividi: le trombe, gli applausi, le campanelle, le urla, le sirene dei mezzi della corsa, qualcosa di unico. Poco tempo dopo, passa anche il gruppo con un Maxim Van Gils davvero scatenato, seguito dal suo compagno Lennert Van Eetvelt. La corsa continua, ma, per una ventina di minuti, vediamo continuamente gruppetti di corridori, distrutti dallo sterrato toscano. A 12km dal traguardo, il due volte vincitore del Tour de France torna per l’ultima volta sulle Tolfe, in maniera leggermente più pacata, accennando un mezzo sorriso dato il grande distacco dai suoi inseguitori Skujins e Van Gils, accolti alla medesima maniera. Dopo di loro Pidcock e un gruppo folto composto da Cosnefroy, Martinez, Zana, Laporte, Ben Healy, Van Eetvelt, Busatto, Madouas, Neilands, Bardet, Attila, Mohoric e Sheffield. Più tardi, scegliamo di scendere verso il parcheggio e incrociamo ancora qualche corridore che paga un notevole ritardo. La giornata volge al termine, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso casa. Si fa l’ora di cena e ci fermiamo ad una stazione di servizio, lì incrociamo e riconosciamo il grande Philippe Gilbert: una leggenda del ciclismo, vincitore del Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Mondiale, Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia, Amstel Gold, ecc…la ciliegina sulla torta ad una giornata straordinaria.


Sono davvero contento di aver potuto vivere questa bella esperienza: in questi momenti si assapora il significato della parola sport, qualcosa che unisce; abbiamo fatto tanti chilometri per vedere pochi minuti di corsa, ma ne è valsa la pena. Per me, era la prima corsa ciclistica dal vivo ed è stato meraviglioso, l’atmosfera trascinante creata dai tifosi toscani ha reso indimenticabile questa giornata. Ringrazio tanto mio fratello, Camillo, Andrea, Pizzo e Riccardo per avermi portato con loro, dandomi l’opportunità di partecipare a questo incredibile evento.

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