🏆🚴🏻♂️2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣🇦🇺🦘Oggi, giovedì diciotto gennaio, nel sud-est dell’Australia, si svolge la terza frazione del Tour Down Under, Tea Tree Gully>Campbelltown, centoquarantasei chilpmetri con due salite: una di terza, la Tea tree Gully Hill, due chilometri al 6,2%, e un’altra di quarta categoria, la Whispering Wall Climb, un chilometro e quattrocento metri al 2,4%. Due sprint intermedi e un finale piatto. I fuggitivi sono: Luke Burns, che allunga nella classifica di miglior scalatore, e Tristan Saunders per l’Australia, Stefan de Bod per l’EF e Axel Mariault come rappresentante della Cofidis. Quando mancano trentadue chilometri dall’arrivo, viene ripresa la fuga. Circa venti chilometri dopo, cadono Scaroni, Gazzoli e Battistella dell’Astana, ma, soprattutto, Luke Plapp, il Campione australiano sia in linea che a cronometro. Il corridore della Jayco-AlUla sembra abbia perso molta pelle e non dormirà nella maniera migliore questa notte: agli australiani rimane solo Simon Yates, l’ex-Ineos è scivolato a oltre dieci minuti di distacco. Nell’ultimo chilometro, grande lavoro della Bora-Hansgrohe: Mullen e Van Poppel lanciano Sam Welsford verso la sua seconda vittoria in quest’edizione del Tour Down Under. In seconda posizione, Elia Viviani della Ineos, terzo Daniel Mclay dell’Arkea, quarto Laurence Pithie della Groupama, quinto Max Karter dell’Astana, test Caleb Ewan, settimo Hodeg dell’UAE Emirates, ottavo Biniam Girmay, ancora in top ten Jhonatan Narváez e decimo Emily Liepins della DSM. Del Toro mantiene la leadership di due secondi su Corbin Strong, terzo Mariault a cinque, a sette Girmay, Williams e de Bod, a otto Zimmermann e Fisher-Black, a nove Louis Barré e decimo Caleb Ewan. Welsford riacciuffa la maglia a punti e Rudy Molard si ritira.
Da spettatore, ottima organizzazione della squadra tedesca che, ancora una volta, beffa tutti. Mi dispiace molto per Plapp che, dopo i due campionati nazionali, non è riuscito a esprimere il suo potenziale. Appuntamento a domani con la quarta tappa!
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